Melatonina per dormire

melatonina per dormire

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La melatonina è una sostanza naturale del corpo che regola il sonno. In alcuni casi, però, si verificano carenze o altre condizioni che rendono necessaria l’assunzione di melatonina per dormire tramite integratori.

Nonostante stia sempre di più spopolando, insieme ad altri integratori alimentari, l’assunzione di melatonina non è sempre consigliata. Bisogna fare attenzione alla condizione del soggetto e all’eventuale assunzione di altri farmaci. L’interazione infatti può provocare effetti collaterali anche gravi.

Oggi quindi vogliamo parlarti di melatonina per dormire: cos’è, a cosa serve e quando bisogna evitarne l’assunzione.

Cos’è la melatonina?

La melatonina è un ormone naturale del tuo corpo. Quest’ultimo la produce quindi naturalmente. La sua funzione corporea è quella di aiutare il sonno.

Il rilascio della sostanza nel cervello è strettamente collegato all’ora del giorno. Aumenta con il buio e diminuisce con la luce. I livelli di melatonina infatti sono maggiori la sera. Ciò ci aiuta a vivere uno stato di tranquillità maggiore in preparazione al sonno.

Nella maggior parte dei casi, il corpo stesso produce abbastanza melatonina per dormire da solo. Ma ci sono alcune condizioni in cui il rilascio non è sufficiente, quindi si può ricorrere ad un integratore specifico.

Si tratta di una sostanza disponibile esclusivamente su prescrizione medica, se supera 1mg.

Aiutare la melatonina naturale

Spesso non sono scarsi livelli di melatonina a causarci disturbi per dormire. Questa è presente nel nostro corpo, ma deve essere aiutata e non bloccata.

Circa due ore prima di addormentarsi, questi livelli iniziano ad alzarsi. Le azioni che metti in atto in questa fase, possono accompagnare questo aumento, oppure frenarlo. Ecco quindi alcuni consigli utili, per aiutarti a dormire, creando le condizioni ottimali al tuo riposo.

Questi consigli sono validi sia se fai affidamento ai tuoi livelli naturali di melatonina, sia che tu assuma degli integratori alimentari contenenti questa sostanza. Vediamone alcune strategie:

  • Tieni le luci basse o soffuse per favorire l’aumento naturale della sostanza nel tuo corpo.
  • Non utilizzare tablet, smartphone o computer. Anche in questo caso, le luci verdi e blu che emettono questi dispositivi possono netraulizzare gli effetti della melatonina. Oltre ad attivare il cervello tramite i contenuti di cui fruisci. Se devi utilizzare questi dispositivi, cerca di tenerti a distanza appropriata.
  • Organizza la tua giornata strategicamente. Esponiti alla luce del giorno durante la mattina o il pomeriggio. Con una passeggiata ad esempio. O se lavori, stando accanto a fonti di luce naturale come una finestra. Ciò aiuterà il tuo corpo a produrre la melatonina nel momento corretto.

Melatonina e valeriana

La melatonina e la valeriana svolgono la stessa funzione di rilassamento. La differenza tra le due sta nel fatto che, come anticipato, la prima è prodotta direttamente dal nostro corpo, mentre la valeriana è un aiuto di origine esterna, vegetale.

Si tratta infatti di un fiore, appartenente alla famiglia delle Valerianacee. Si configura come un calmante naturale.

A volte le due vengono utilizzate insieme. Esistono moltissimi integratori che combinano queste due sostanze, per creare prodotti efficaci, specifici e mirati.

Melatonina quando assumerla?

Come anticipato, la melatonina per dormire può essere assunta in determinate condizioni, più o meno gravi. Queste condizioni vanno da disturbi nella produzione di melatonina naturale, o condizioni di vita momentanee stressanti( che possono essere supportati anche con altri integratori appositi). Facciamo alcuni esempi.

Per chi soffre di insonnia, ad esempio, per altre condizioni occasionali come il jet lag o per regolare il ritmo sonno sveglia in coloro che fanno fatica ad addormentarsi la sera, l’assunzione di melatonina in modo artificiale può essere un toccasana. Ma il consumo deve essere limitato, per evitare effetti collaterali.

Come nel caso di altri integratori o di qualunque altra assunzione, infatti, la forza sta nell’equilibrio e non nell’abuso. Ecco perché spesso viene somministrata a cicli, da una a quattro settimane.

Inoltre, la melatonina per dormire viene molto utilizzata per trattare disturbi del sonno che possono comparire con l’avanzare dell’età, come dopo i cinquantacinque anni, in cui i livelli di melatonina naturale iniziano a diminuire.

Altre condizioni

L’utilizzo di un integratore di questo tipo può essere utile anche per altre condizioni specifiche come:

  • Mal di testa. Grazie alle sue proprietà rilassanti, spesso può essere prescritta anche per i casi di mal di testa lievi o moderati.
  • Disturbi del ritmo del sonno dei non vedenti, che non hanno possibilità di esposizione diretta alla luce.
  • Disturbo del lavoro a turni. Coloro che lavorano come turnisti non hanno dei ritmi sonno-veglia standard e abitudinari. Ecco perché l’assunzione di melatonina può essere utile per facilitare il sonno.
  • Disturbi del sonno nei bambini.
  • Confusione serale e irrequietezza data dalla Sindrome di Alzheimer. Secondo alcuni studi, anche se non prettamente legata al sonno, anche in questo ambito la melatonina può alleviare i sintomi.

Come assumere melatonina per dormire?

La melatonina è disponibile in diverse forme, adattabili in base a chi le assume e per quanto tempo, ad esempio. Più comunemente si tratta di un integratore alimentare con una delle seguenti forme:

  • Capsule
  • Compresse
  • Bustine da sciogliere nell’acqua

La maggior parte degli integratori a base di melatonina è prodotta in laboratorio.

Solitamente, la dose di melatonina va assunta la sera, circa una o due ore prima di dormire, a stomaco pieno.  Se ti dimentichi di prenderla, è consigliato saltare la dose e ricominciare in tranquillità la sera dopo. Non bisogna assumere due dosi contemporaneamente. Quindi, nel caso di dimenticanza, non prendere una dose extra per compensare.

Un sovradosaggio minimo solitamente non causa molte problematiche. Ma è necessario contattare il proprio medico o recarsi in ospedale (accompagnato) se si inizia a sentirsi poco bene e a sperimentare sintomi come:

  • Eruzioni cutanee
  • Difficoltà di respirazione
  • Sensazione di opressione al petto
  • Gonfiore a bocca, viso, labbra o lingua

Potrebbe essere infatti in corso una reazione allergica.

Quanta melatonina per dormire?

Come nel caso di molti farmaci o integratori, la dose da assumere varia in base al motivo e al soggetto a cui è destinata.

Ad esempio, nel caso di jet leg o di mal di testa, la dose solitamente consigliata dal proprio medico è abbastanza ridotta. Nel caso di disturbi del sonno in età adulta, il medico esperto può prescrivere ad esempio due compresse da 2mg a rilascio prolungato, che sprigionano quindi gradualmente la melatonina durante la notte.

Il medico può scegliere anche di farti assumere la melatonina tutti i giorni, oppure solo due o tre volte a settimana. L’integratore può essere prescritto per alcune settimane in caso di insonnia, fino ad arrivare a circa 13 settimane, nel caso di problematiche più gravi.

Melatonina per dormire fa male?

Oltre alle reazioni allergiche di cui abbiamo già parlato, non sempre assumere la melatonina porta effetti positivi. In alcuni casi le persone possono sperimentare mal di testa, sensazione di stanchezza o irritabilità nei giorni successivi all’assunzione.

Inoltre, la sua unione con alcolici o fumo dovrebbe essere evitata, per evitare effetti collaterali. Vediamo insieme i più comuni:

  • Sonnolenza e stanchezza durante il giorno
  • Vertigini
  • Bocca asciutta
  • Prurito
  • Dolore alle gambe o alle braccia
  • Sogni strani o sudorazione
  • Nausea

Altri effetti collaterali rari e gravi possono essere:

  • Disturbi dell’umore, che possono precedere una depressione
  • Problemi alla vista, visione offuscata o lacrimazione eccessiva
  • Sensazione di confusione e stordimento
  • Sanguinamento, lividi immotivati, sangue nelle urine
  • Psoriasi
  • Tremori
  • Crampi addominali

Chi non può prendere la melatonina per dormire?

Ci sono poi delle condizioni specifiche per cui l’assunzione di melatonina è fortemente sconsigliata. Vediamone insieme alcune:

  • Gravidanza e allattamento. Non è chiaro se la melatonina possa causare disturbi al bambino. Durante l’allattamento, la sostanza passa al bambino in piccole quantità tramite il latte materno. Questo può rendere il neonato assonnato.
  • Malattie autoimmuni come diabete o pressione alta. La melatonina può aumentare i livelli di zucchero o la pressione sanguigna. È sconsigliata anche nei casi di sclerosi multipla, lupus e altre condizioni.
  • Allergie a melatonina o altri medicinali
  • Problematiche al fegato o ai reni

Quando non prendere la melatonina?

Esistono altre situazioni in cui non prendere la melatonina per dormire, che possono dipendere, non da condizioni del soggetto, ma da fattori esterni. Come ad esempio l’assunzione di farmaci.

Vediamo alcuni farmaci e le possibili interazioni:

  • Anticoagulanti. Riducono la coagulazione del sangue. L’interazione con la melatonina può aumentare il rischio di sanguinamento.
  • Anticonvulsivanti. In questo caso, la melatonina può inibire il farmaco e aumentare la frequenza delle convulsioni.
  • Farmaci per la pressione sanguigna. Come anticipato, la sostanza può peggiorare la pressione.
  • Farmaci contraccettivi. L’interazione può avere effetti collaterali come effetto sedativo. Inoltre, il farmaco contraccettivo, aumenta i rischi di effetti collaterali della melatonina stessa.
  • Diazepam e altri farmaci influenzati da alcuni enzimi.
  • Antidepressivi come la Fluvoxamina. Farmaco per il disturbo ossessivo compulsivo che aumenta i livelli di melatonina. L’interazione può causare gli effetti del sovraddosaggio.
  • Immunosoppressori. La melatonina, stimolando la funzione immunitaria, interferisce con lo scopo dei farmaci.
  • Integratori a base di erbe che stimolano il sonno o il rilassamento. L’unione può causare effetto sedativo.

Inoltre, l’assunzione di melatonina è sconsigliata anche se si assumono alcuni tipi di antibiotici (come la rifampicina) o integratori di triptofano, ziplocone o zaleplon per l’insonnia.

Se assumi questi o altri farmaci, informa il tuo medico, in modo che possa prendere la scelta migliore per te, evitando dei rischi anche gravi.

Cosa fare in caso di effetti collaterali

La presenza di lievi effetti collaterali, all’inizio dell’assunzione di melatonina per dormire, è normale. Il corpo deve abituarsi alla nuova sostanza assunta.

Parliamo ora di una serie di effetti collaterali e come comportarsi in modo da non rischiare di trovarsi in situazioni pericolose:

  • Sonnolenza. Se ti senti assonnato o stanco, evita di guidare o utilizzare strumenti o macchinari che possono essere pericolosi ed evita gli alcolici.
  • Dolore alla testa. Se sperimenti frequenti mal di testa, inizia ad assicurarti di non essere disidratato e di dormire in posizioni corrette.
  • Nausea. La melatonina va assunta dopo i pasti. In caso di nausea è utile mangiare poco e lentamente. Fare quindi piccoli spuntini ma frequenti.
  • Vertigini. Sdraiati o siediti immediatamente se senti dei capogiri, onde evitare di svenire e farti del male. Anche in questo caso, l’assunzione di alcolici è da evitare
  • Prurito. Applica con più frequenza una crema idratante, senza oli, per pelli sensibili.

Per questi e altri effetti collaterali, è consigliato rivolgersi al medico se e quando non si notano miglioramenti nel breve periodo.

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